Video aziendali e produzione filmati per aziende
Devi produrre video aziendali per la tua impresa o il tuo lavoro? Bene: CONTATTACI al numero qui di fianco (la nostra Infoline) o compilando il modulo che vedi di lato. Possiamo assisterti al 100% in ogni fase della produzione e i preventivi sono GRATUITI.
Se invece vuoi capire bene cosa sono i video aziendali e capire come sfruttarli per la tua comunicazione aziendale, leggi fino in fondo questa guida pensata apposta per imprenditori come te.
Una guida per capire cosa sono i filmati aziendali
Servono davvero? Un progetto di Thomas Graziani Visuals
Buongiorno, caro amico (o amica) che visiti questa pagina. Siamo molto felici di averti qui: in questo lungo articolo (quasi un e-book) parlermo di un argomento che certamente ti interesserà. I video aziendali, i filmati di prodotto e i video istituzionali per le imprese commerciali e non solo.
Prima di cominciare, ti avvertiamo che il testo sarà piuttosto lungo. Per questo, appena qui sotto, troverai un indice di tutti gli argomenti che tratteremo. Sentiti libero di saltare da una parte all’altra, magari leggendo solo quel pezzo di articolo che davvero ti interessa. Ma il consiglio è di leggere tutto, dall’inizio alla fine: in questo modo non ti perderai nessuna delle importanti notizie che qui ti forniamo.
Nella stessa maniera, se proprio non hai tempo di leggere, puoi contattarci ad uno dei nostri recapiti oppure scriverci usando il form che trovi qui sotto. Saremo felice di risponderti, chiarirti alcuni punti ed aiutarti a capire perchè i filmati aziendali sono una risorsa strategica e fondamentale per la tua azienda.
Quindi buona lettura e in bocca al lupo per il tuo lavoro!
Indice
- Cosa sono i video aziendali
- I 5 scopi di un filmato aziendale
- La rivoluzione digitale e i costi di un video aziendale
- Informare VS emozionare: quale video scegliere?
- Posso fidarmi di uno showreel video?
- I 5 motivi per non credere (e non richiedere) uno showreel video
- Video aziendali: le regole di una buona produzione video
- Visual storytelling: video aziendali per i core values d’impresa
- Risorse utili
Cosa sono i video aziendali
Realizzare filmati per aziende e imprese: una guida pratica
Eccoci finalmente: siamo fieri di proporti una guida per capire meglio cosa sono i filmati aziendali, come si creano e perché. Che tu sia un filmmaker oppure il responsabile comunicazione/marketing di un’azienda, ti interesserà sapere tutto quello che riguarda i filmati per il business. Filmati aziendali, video per imprese e professionisti, video di prodotto, visual storytelling e molto altro. In questa pagina, ci auguriamo, troverai le risposte a tutti i tuoi dubbi. Buona lettura e naturalmente scrivici o chiamaci per qualsiasi dubbio o domanda. Saremo felici di risponderti.
Capire come sono costruiti per non essere presi in giro
Il filmato aziendale (detto anche corporate movie) è un prodotto audiovisivo specifico e molto particolare, pensato e creato appositamente per essere usato in contesti aziendali o istituzionali. Ha caratteristiche definite e chiare – ne parleremo a breve – ma, detto genericamente, ha la caratteristica di mostrare un determinato aspetto dell’azienda ed evidenziarlo per scopi promozionali o anche solo conoscitivi. Non tutti i filmati che trattano di imprese sono filmati aziendali, ma ogni filmato aziendale ha come obiettivo quello di mostrare, attraverso i canoni specifici e molto potenti della cinematografia, un aspetto dell’azienda, dalla produzione all’assistenza clienti.
Per saperne di più (se conosci l’inglese) puoi anche leggere questo link che tratta di produzione video per imprese. Ma ti consigliamo di farlo dopo: se continui a leggere troverai molte altre informazioni importanti.
Che scopi hanno i video aziendali? Serve davvero fare produzioni video?
Molte persone ci scrivono per avere informazioni e capire bene come produrre un filmato per la loro azienda. La domanda tipica che ci viene rivolta è relativa agli scopi di un video aziendale. Mi spiegate meglio a cosa serve? Può davvero aiutare la mia impresa? E’ un buon investimento? Ne vale la pena?
Un filmato aziendale, indipendentemente dal tipo di business che l’impresa tratta, è uno degli strumenti più efficaci che il marketing conosca. Vi avranno sicuramente detto che un video aziendale ben fatto rappresenta un biglietto da visita essenziale per presentarsi ai clienti oppure ai partner commerciali. Vero, per carità: però ci sono motivi ben più importanti, che sfuggono alla maggior parte delle persone che trattano questo argomento oppure che semplicemente producono filmati industriali senza capirci poi molto. Di questi motivi parleremo tra poco, quando arriveremo al capitolo sullo storytelling aziendale.
In soldoni, comunque, ci sono almeno cinque scopi per cui vale la pena produrre un video aziendale. Cinque motivi che potrebbero far dire alla tua azienda “anche io ne ho bisogno”.
I 5 scopi di un filmato aziendale
1) Un filmato industriale innanzitutto è utile per promuovere e far conoscere l’azienda in tutte le sue forme, attraverso canali convenzionali (TV generalista, canali tematici, bouquet satellitare ecc.) oppure attraverso canali web / social (Facebook, Youtube, Vimeo ecc.). Questo motivo è di fatto quello che tutti quanti ricercano quando pensano ad un video. La prima motivazione. Ma c’è molto di più: scaviamo insieme sotto la superficie.
2) Una produzione video permette di conoscere più a fondo l’identità aziendale, la sua mission e la sua vision sul medio e lungo termine. Questo punto è fondamentale per intuire il valore aggiunto di un filmato aziendale ben fatto. Attraverso un filmato si creano identità di scopi e vicinanza professionale, così da costruire legami più solidi tra produttore e consumatore (o tra acquirente e fornitore, in base al contesto B2B oppure B2C) e generare relazioni economiche più salde e durature.
Vedere realmente un’impresa
3) Legato al motivo precedente: un video industriale, se ben concepito e realizzato, facilita un’immediata comprensione dell’impresa da parte di soggetti esterni e spesso non inseriti nel contesto produttivo come finanziatori, istituzioni, stakeholder ecc. Anche questo punto, sottovalutato dai più, è invece strategico. Attraverso un filmato è possibile dare valore a tutti quegli aspetti dell’impresa che si vedono solo “da dentro” e che sfuggono a chi non partecipa alla vita lavorativa dell’impresa*.
*Un esempio a caso? Mettiamo che il personale della vostra azienda sia particolarmente soddisfatto, sia per il trattamento economico che per i benefit correlati alle posizioni aziendali. Come fate a mostrare questo punto di forza dell’impresa? Con un grafico sul turnover interno? E’ facile capire come siano poco efficaci dei numeri su uno schema per raccontare variabili come la felicità, la soddisfazione, l’orgoglio di essere parte di una realtà di eccellenza. E quanto – oltretutto – siano strategiche queste informazioni. Molte aziende vengono infatti valutate da organismi terzi (banche, istituzioni politiche ecc.) tramite alcuni parametri che vanno ben oltre il bilancio annuale e il prezzo della singola azione. Fattori che, se non raccontati, tramandano l’idea di un’azienda senza spessore, dal futuro incerto perché del tutto appiattita su posizioni indifferenziate.
Comunicazione interna
4) Guardiamo invece all’interno dell’azienda, soprattutto all’interno di imprese medio-grandi, quelle che hanno diverse sedi produttive e molti processi in atto. Esiste infatti un settore di video aziendali denominato “comunicazione interna”. Un video aziendale di questo tipo permette, ad esempio, di informare o addestrare il personale su alcune finalità specifiche o sulle novità introdotte in azienda. I nuovi prodotti, le nuove campagne, le strategie dell’immediato futuro. Pensate a quanto si potrebbe risparmiare. Senza quel video si sarebbero dovuti organizzare convegni, produrre costose pubblicazioni, pagare trasferte e hotel… Basta anche questa semplice riflessione per capire quanto strategici siano i video aziendali relativi alla comunicazione interna del brand.
Case-history di video aziendali
5) Infine, trattiamo una case-history relativa al processo post-vendita. Un video industriale, magari focalizzato sul prodotto, è utile per mostrare in modo chiaro e veloce il modo con cui vengono creati gli oggetti oppure come deve avvenire la loro manutenzione. Anche in questo caso, un filmato online sostituisce pesanti manuali, imprecise sezioni di F.A.Q. (frequently asked questions) ecc. Pensate alla soddisfazione dei vostri clienti o partner nel sapere che esistono filmati che raccontano in modo chiaro e preciso come fare la manutenzione di un oggetto, come gestirlo al meglio, come aggiornarlo ecc.. Nella stessa maniera, se ipotizziamo un’azienda che vende componentistica, con un semplice video è possibile mostrare la procedura per un corretto assemblaggio, tutti i protocolli di sicurezza da implementare, le metodologie di vendita più redditizie e così via per mille altri casi specifici.
Come vedete, un video aziendale permette di agire strategicamente sulla comunicazione impostando delle procedure e sviluppare concetti che altrimenti andrebbero chiariti con impegnative iniziative di comunicazione interna oppure – peggio ancora, come accade spesso – lasciate al caso.
La rivoluzione digitale e i costi di un video aziendale
Ma quanto costa fare un video aziendale? Devo spendere decine di migliaia di euro per sviluppare la mia produzione video? Chi vi racconta queste cose ha una visione molto parziale del problema. E delle due l’una: o mente (sapendo di mentina, come direbbe un amico 😉 ) oppure non sa di cosa parla.
La rivoluzione digitale e l’espansione delle piattaforme web hanno reso più economica la produzione dei video. Ma insieme al costo è migliorata anche la qualità dei prodotti video. Negli anni sono nati contenitori (come ad esempio Youtube e Vimeo) dove è possibile pubblicare contenuti molto più lunghi e complessi delle semplici pubblicità televisive da 30 o 60 secondi.
Il mercato televisivo?
Il primo ad essere toccato da questa rivoluzione è stato il mercato pubblicitario televisivo. Le aziende non sono più costrette a pagare migliaia di euro per mettere in onda un proprio filmato (molto breve, tra l’altro) ed è quindi nato un mercato di video sia destinato alle piattaforme, sia ai contenuti promozionali che vengono pubblicati prima o dopo di altri video.
Questo moltiplica all’infinito le possibilità: infatti non solo è possibile produrre un filmato da pubblicare online, ma pure è possibile realizzare una versione più breve di questo materiale (ad esempio da 7/10 secondi) e richiedere – con un costo molto minore di un tempo – di usarlo come un vero e proprio spot pubblicitario.
Questo rivoluzione copernicana ha permesso a moltissime aziende (altrimenti tagliate fuori dal mercato della promozione video) di scoprire i filmati aziendali e gli spot pubblicitari come veicolo per promuovere le proprie attività. Non solo: queste nuove opportunità di mercato hanno permesso la nascita di tipologie di narrazione video innovative, più lunghe, articolate ed esaustive. Filmati che sarebbe stati ingestibili nelle televisioni (anche locali), visti i faraonici costi al secondo richiesti per la messa in onda dai media tradizionali.
Qualità e disponibilità dei video
Per non parlare della qualità media dei prodotti. Insieme alle piattaforme web e al digitale sono nate macchine da presa performanti, cui occorre dedicare la stessa attenzione riservata alle telecamere cinematografiche. Scordatevi quindi la classica immagine dell’operatore con la telecamera in spalla: oggi la produzione video è un business complesso, fatto di tecnologia, esperienza e tanto, tanto lavoro artigianale. Questa rinnovata eccellenza nel settore ha permesso di creare video sempre più accattivanti ed esteticamente notevoli. Che nulla hanno da invidiare alle pubblicità blasonate e spesso costosissime che si intravedono sulle televisioni generaliste.
Insomma: in un ventennio abbiamo assistito allo stravolgimento dei canoni consolidati di comunicazione video. Questo nuovo mercato digitale non ha eliminato la tradizionale pubblicità (che resiste, ad appannaggio dei grandi brand e delle aziende con budget pubblicitari medio-alti) ma ne ha integrato le potenzialità, espandendo la produzione video a tutta una serie di utenti che altrimenti sarebbero stati esclusi dai canali di promozione abituali.
Nuove frontiere per i video aziendali
Non solo: attorno a fortunate campagne video sono nati fenomeni mediatici, tormentoni e fortune economiche che solo qualche anno fa sarebbero state impensabili. I contenuti video per aziende, sempre più a basso costo, hanno prodotto una forma di comunicazione innovativa e fresca, dal linguaggio variopinto. Una lingua che coglie a piene mani gli stilemi emozionali empatici tipici della narrazione cinematografica. Per cui esiste, a finaco della narrazione istituzionale “canonica”, un’altra forma di racconto dai tratti comici o drammatici oppure addirittura horror e pulp.
La più interessante a nostro avviso, e certamente la più efficace, è quella basata sul concetto di racconto aziendale (il cosiddetto corporate o brand storytelling), che si fonda su una narrazione chiara e lineare che però mette al centro le storie e non gli oggetti. Una forma di video aziendale che si innesta su una logica dei contenuti e non sulla semplice apparenza estetica degli attori o delle location. Filmati che nascono dalla visione della realtà – spesso narrata esattamente per come avviene – e dall’osservazione sistematica delle persone che fanno parte del mondo aziendale che si vuole raccontare.
Informare VS emozionare: quale video scegliere?
Infatti oggi i filmati aziendali non devono genericamente ”informare” su prodotti o servizi ma prima di tutto devono emozionare e coinvolgere. Fornire notizie di valore, spiegare dati rilevanti, suggerire una visione estesa dell’azienda e di chi la compone. Devono applicare strategie di racconto sofisticate e del tutto nuove, ancora solo in parte esplorate.
Queste righe sembrano dipingere un quadro idilliaco. Ed è così, di fatto: basti pensare a quanto fosse difficile accedere alla comunicazione video solo dieci anni fa. Un punto però va sempre tenuto in considerazione. La facilità di accesso al mezzo audiovisivo non va di pari passo con l’efficacia della produzione o con il successo della campagna di comunicazione.
Per creare contenuti video di qualità è necessario – oggi più che in passato – manipolare tecniche elaborate di racconto, sceneggiatura, visualizzazione e regia. Per non fare errori grossolani, scegliere i professionisti è fondamentale. Senza professionisti (magari affidandosi a risorse interne non specializzate oppure a parenti/amici dalla dubbia preparazione) è raro che si giunga a buoni risultati. L’avvicendarsi frenetico di tecnologie e innovazioni (non solo tecniche ma appunto narrative, espressive ecc.) richiede continui update che solo un professionista del settore video – e spesso nemmeno tutti i professionisti – sanno garantire. In questo senso, affidarsi a partner riconosciuti ed affidabili è fondamentale. Quando si parla di comunicazione, materia magmatica ed evanescente, solo chi può dimostrare vere e consolidate esperienze professionali può essere ritenuto un partner serio.
Posso fidarmi di uno showreel video?
Devo richiederlo per il mio video aziendale?
Lo showreel è un filmato che le aziende di produzione video e gli operatori di ripresa usano a scopo promozionale. Si tratta di una sorta di riassunto video – montato sopra una musica accattivante e spesso famosa – che include alcune scene tratta dai lavori già eseguiti per altri clienti. In pratica, per farsi pubblicità, un’azienda che produce video aziendali crea una sorta di assemblaggio prendendo il meglio da ciascun lavoro del passato e condensandolo in un solo filmato.
La finalità di uno showreel è molto chiara: fare vedere quanto grandi e importanti sono i clienti per cui si è lavorato. E, nel frattempo, mostrare quanto si è bravi a creare immagini. Una sorta di spot pubblicitario tratto da molti altri spot già realizzati, per capirci.
Tutto giusto dunque? Va tutto bene? Fino ad un certo punto, mi viene da dire. In cinque punti vi spiego perché non dovete fidarvi di uno showreel per il vostro filmato aziendale. E, naturalmente, perché richiederlo ad un professionista non serve a nulla.
I 5 motivi per non credere (e non richiedere) uno showreel video
1) Lo showreel mostra “il meglio”, e SOLO quello. Come se facessimo un ritratto della nostra vita e includessimo solo le parti eccellenti. Quando abbiamo avuto una promozione; quella volta che abbiamo baciato per la prima volta la nostra donna/uomo del cuore; quando è nato il nostro primo figlio. Eppure, lo sappiamo tutti, la vita è fatta di alti e bassi, di cose riuscite e cose meno belle. Così anche una produzione video: non sempre le cose vengono come vorremmo ed azzeccare 2-3 inquadrature in un filmato non vuole dire affatto che quel filmato sia bello nella sua interezza. Mostrare uno showreel, da un certo punto di vista, equivale a mentire, raggruppando solo le immagini video meglio riuscite senza – onestamente – mostrare per intero le cose.
2) La musica inganna. Conosciamo tutti il potere evocativo della musica: da sempre la si usa per sottolineare momenti drammatici nei film. E anche quando si declama una poesia, magari nemmeno troppo bella, si è soliti farsi accompagnare da uno strumento musicale per catturare l’attenzione e traghettare l’ascoltatore dall’inizio alla fine. Negli showreel accade lo stesso. Preso dal vorticoso ritmo della musica, lo spettatore guarda le inquadrature susseguirsi velocemente senza in realtà prestare attenzione a nulla. Quello che piace, degli showreel, è il fluire delle immagini in un turbinio di colori e forme. Quasi fossimo in un quadro futurista, lo showreel incanta perché cinetico, caotico, veloce, non perché intrinsecamente bello. Non ci avevate pensato, vero?
Grafiche accattivanti e velocità
3) La grafica deve appagare l’occhio, quasi stregarlo, come direbbe Emma di TotalGraphic. Negli showreel si fa larghissimo uso di grafica ad effetto: transizioni, light leaks (quelle scie luminose che danno un gusto quasi retrò alle immagini), effetti di ogni sorta (più o meno invadenti), lettering e titolazioni assortite. Questi espedienti, molto utili in contesti difficoltosi oppure quando non si è fatta una corretta progettazione del filmato, sono usati per scortare lo spettatore da un’immagine all’altra quando l’occhio corre il rischio di inciampare e fermarsi dove non dovrebbe. Anche in questo caso, usarli per abbellire e rendere accattivante uno showreel significa mistificarne il senso e la veridicità, creando una costruzione artefatta che “sembra bella” ma che non garantisce alcuna forma di professionalità. Come un narcotico, la grafica anestetizza il senso critico non permettendo una visione realistica dei filmati.
4) Sempre al massimo: uno showreel sembra andare “a manetta” (come si dice qui sul lago quando ci si dà dentro con il gas sui motoscafi) dal primo all’ultimo secondo. Come una voce che si esprime sempre urlando. Magari attrae la vostra attenzione per i primi cinque secondi, vi ammalia per i primi dieci, ma poi? Annoia, risulta pesante e scontato, certamente infastidisce. Chi produce uno showreel che lavora “di manetta”, non soltanto ha poca fiducia nell’ascoltatore e nella sua capacità di attenzione, ma pure conosce poco il moto ciclico dell’ascolto e la necessità di alternare in modo sapiente il “piano” e il “forte” per ottenere un racconto fluido e naturale. Un difetto molto grave, per chi fa video aziendali e per chi, in genere, si occupa di produzione video.
Ma la storia, questa sconosciuta?
5) Ultima cosa: la più importante. La storia. Uno showreel, per sua costituzione, inibisce qualsiasi forma di racconto. Nella sua ansia di “mostrare tutto subito e a tutti i costi”, lo showreel video sta al filmato aziendale come un diabetico sta alla torta alla crema. In uno showreel non si dice niente: niente di interessante, almeno. Si mostrano cose, possibilmente in fretta e per una volta sola. E sapete perché? Perché a fare delle immagini belle, con lo sfondo un po’ fuori fuoco, forse anche vagamente poetiche, siamo davvero in grado tutti (o quasi). Ma per raccontare qualcosa serve “una voce”. La capacità di capire cosa dire e cosa no, la forma corretta, i tempi e le pause e tutta una serie di dettagli importantissimi che – chi si improvvisa regista di filmati aziendali – non saprebbe nemmeno elencarvi. Figurarsi trasporli su schermo per la vostra produzione video.
Come sopravvivere agli showreel
E quindi: come sopravvivere agli showreel? Semplice: non guardateli e non chiedeteli. Piuttosto, una volta che avete scovato un professionista che vi piace e vi ispira, convocatelo in azienda, offritegli il pranzo in un buon ristorante (in fondo rinuncia almeno a mezza giornata di lavoro per venire da voi) e fateci quattro chiacchiere. Chiedetegli di portare 3-4 filmati INTERI e di spiegarvi con quale logica commerciale e di marketing sono stati realizzati. Invece che liquidarlo in fretta, allestite una bella sala da proiezione e guardate i filmati con interesse. Siate attenti ai dettagli: l’illuminazione, i colori, le musiche, l’audio e gli eventuali disturbi nelle interviste. Fatevi raccontare come sceglie il suo punto di vista, come individua luoghi e storie. Come vuole approcciare una realtà aziendale complessa come la vostra.
Osservare un professionista del settore video
Se dopo tutto questo, quel professionista vi convince ancora, se vi ispira fiducia VERA, fatelo tentare con un progetto pilota, ben pagato ma grossomodo marginale agli obiettivi d’azienda. E guardatelo lavorare. Entro la prima ora, anche all’occhio meno attento, apparirà chiaro se si tratta di un’azienda valida, di un professionista capace o meno.
Video aziendali: le regole di una buona produzione video
10 cose da sapere per non fare un buco nell’acqua
(soprattutto se non siete operatori video e non ci capite molto)
Capire quali caratteristiche deve avere un filmato per il business oppure uno spot pubblicitario non è semplice. Cerchiamo di capirci di più insieme, sapendo che il compito di riassumere è spesso ingrato e costringe a tralasciare sempre qualcosa.
Poi serve una precisazione: questa lista è parziale. Decisamente parziale. Oltre a quelli indicati, infatti, vi sono decine di altri punti importanti (che non possiamo condividere qui per motivi di spazio) capaci di rendere unico il tuo filmato. Molti riguardano aspetti complessi e tecnici, forse anche difficili da riportare in modo chiaro ad un platea indifferenziata e indistinta. Resta però il fatto che questa lista rimane comunque un ottimo punto di partenza per analizzare un fenomeno complesso come quello dei filmati aziendali per il business e la produzione video in genere.
Ecco quindi i miei 10 consigli, divisi religiosamente per area di competenza, così da essere ancora più chiari e facilmente individuabili.
3 regole stilistiche per realizzare filmati industriali d’impatto
1) Ogni filmato deve essere affilato come una lama. E come una lama, va indirizzato sempre al cuore del problema. La brevità e l’essenzialità sono un grande valore aggiunto: lo scopo è sempre quello di inchiodare l’audience allo schermo senza indurre distrazioni e dispersioni. Tra un filmato di 3 minuti e uno di 5, se sei in grado di trasmettere lo stesso messaggio, scegli quello da 3 minuti. E quando possibile, riduci ancora: taglia, seleziona, distilla. Questo non influirà troppo sul costo della produzione (ogni professionista potrà confermarti che non esiste una relazione diretta tra la durata del filmato e il suo valore, soprattutto a causa dei molti costi fissi) ma di certo si guadagneranno clienti e visualizzazioni.
2) Non serve dire: occorre mostrare. Il mezzo audiovisivo permette di raggiungere le persone con l’immagine, uno strumento che è potente almeno quanto le parole (e spesso di più). Non serve attardarsi verbalmente in descrizioni da romanzo ottocentesco. La visione, come sistema di comprensione della realtà, è uno strumento di tale forza da annullare la parola in senso stretto. Meglio: l’immagine supera la parola su un binario parallelo, conducendo lo spettatore in un luogo diverso (e spesso complementare) a quello dove si sarebbe giunti grazie alla parola e alla sola immaginazione.
Immaginario condiviso
3) Legato al concetto di ”mostrare” vi è quello di ”costruire un immaginario”. Non solo è importante che alcune cose siano visivamente chiare, ma pure serve che le immagini suggeriscano un universo accuratamente definito. Facciamo un esempio? Se vendere case è spesso una mera questione di budget e di accordi strategici, vendere immobili di lusso significa prima di tutto mostrare un certo stile di vita e, con esso, un intero mondo di sensazioni e privilegi. Sapere evocare questo sistema di valori e questa strategia di pensiero significa avere un vantaggio competitivo enorme su tutti gli altri competitor.
4 regole tecniche per non sbagliare un filmato aziendale
4) Utilizza la corretta fotografia. Faccio una digressione: per fotografia, in un filmato, si intende l’abilità di illuminare le location e le persone in modo corretto. Usare la fotografia giusta è fondamentale. Le scene illuminate in modo povero o scorretto inducono fastidio e confusione nello spettatore. Inoltre c’è il problema che gli ambienti scuri richiamano concetti quali mistero, indecisione, disordine e, per estensione, confusione, precarietà, mancanza di chiarezza. Al contrario, gli ambienti chiari e formalmente puliti inducono sia visivamente che simbolicamente sentimenti positivi ed affini alle politiche di eccellenza aziendale. Attenzione però: una corretta fotografia non prevede che tutto sia piatto e uniforme. A guidare l’occhio sono i contrasti, le texture, gli elementi che elevano il cosiddetto “drama” (ne parleremo tra poco). Non rinunciare ad una buona fotografia: è un aspetto fondamentale per ottenere prodotti professionali.
5) Scegli la massima qualità sonora. Senza un suono eccellente la strada è molto breve. Se è vero che nessuno farà caso ad un buon audio, nella stessa maniera tutti ne noteranno uno cattivo. E lo si noterà molto, credimi. Il suono ha il potere di concentrare l’attenzione oppure distoglierla: una musica di scarsa qualità oppure un parlato disturbato indurranno l’audience a focalizzare la propria attenzione sul pessimo suono e non sul messaggio promozionale del video.
Location & abiti
6) Fai attenzione alle location: sono un argomento molto delicato. Non soltanto vi è il problema di individuare le location più affini all’argomento del video aziendale, ma bisogna tenere conto delle difficoltà correlate. Alcune location esterne sono rumorose oppure possono capitare mille imprevisti (treni, aerei, persone per strada…) che potrebbero rallentare la produzione. Le condizioni meteorologiche possono cambiare in fretta, soprattutto in luoghi aperti che non consentono ripari di emergenza. All’interno invece ci possono essere problemi di eco, rumore derivato dalle attività collegate (officine, laboratori, telefono, aria condizionata, ventole…) o distrazioni di varia natura (persone che vanno avanti e indietro, estranei che bussano o telefoni cellulari che vibrano). Preparare una buona location per lo shooting dei tuoi video aziendali è un ottimo sistema per guadagnare tempo e creare un filmato accattivante e credibile.
7) Cura vestiti ed abbigliamento. Il che non significa: devi essere alla moda. Occore che l’abbigliamento sia adatto al tipo di business che stai promuovendo. Un abbigliamento curato, forse anche ”prevedibile” (ovvero in linea con il target del cliente ideale) non distrae l’audience dal messaggio principale e non impone a chi guarda inutili riflessioni o commenti sulla tipologia dei vestiti utilizzati. Al contrario, un abbigliamento eccentrico (se non correttamente contestualizzato nel filmato) depreda l’attenzione e porta gli spettatori a concentrarsi sui dettagli tralasciando il vero protagonista del video: la tua azienda, il tuo business. In fondo, per cosa fai una produzione video se non per questo?
3 regole operative per impostare i tuoi video aziendali
8) Tieni presente la differenza tra ironia e comicità. Si ricordano sempre meglio le cose divertenti di quelle tristi, questo è certo. Ma non è affatto vero che una cosa comica sia meglio di una drammatica. Anzi: il drama (parola inglese già citata, che si riferisce alla tensione del plot narrativo, alla forza della storia raccontata) è fonte di adesione emotiva e commozione. Non sottovalutare questo aspetto: il bilanciamento tra tensione e tranquillità è un’arma molto potente. Inoltre considera che aggiungere una sorta di ironia di fondo, meglio se sottile e non sguaiata, permette ad un filmato di rimanere nel cuore delle persone toccando le corde della leggerezza e del buonumore**.
**Nella stessa maniera, considera l’uso di una satira pungente: toccare tabù e consuetudini, se da un certo punto di vista appare destabilizzante, dall’altro mette in evidenza i “meccanismi” che stanno dietro le abitudini comportamentali delle persone e li libera dai pregiudizi. Anche se non tutte le azioni di marketing vogliono esplorare questo terreno, occorre sapere che il potere di risoluzione della satira è molto potente e, se fatto bene, ha grande forza liberatoria. Non tutto però è satira: non basta “ridere”. La satira, per essere onesta, deve guardare nella giusta direzione, fin dentro il problema, e – soprattutto – essere coraggiosa.
Invitare all’azione
9) Inserisci sempre una CTA, una call to action. Ogni filmato deve includere – spesso sul finale – un’azione da fare e un invito: chiamaci, contattaci, fatti vivo, clicca qui sotto, facci sapere cosa ne pensi ecc. La CTA non deve per forza essere indicata con un testo: puoi anche inserire i tuoi contatti nei crediti finali o strategie di questo tipo. L’importante è che sia CHIARO cosa vuoi che i tuoi clienti facciano terminata la visione del filmato. Anche qui va fatta un precisazione: non tutte le azioni richieste sono funzionali o strategiche. Senza conoscere a fondo cosa si sta facendo, si corre il rischio di condurre le persone lontano dai propri obbiettivi aziendali.
10) Non lavorare mai da solo: seleziona un team di lavoro, fidati dei professionisti che selezioni e lascia loro il modo di collaborare attivamente col tuo progetto. Togliti di dosso l’illusione di saper fare tutto, di lavorare meglio degli altri in ogni settore. Se stai creando il filmato della tua azienda curane la supervisione, ma lascia che altri si occupino di elementi chiave, come la costruzione dell’immagine, l’illuminazione e la registrazione sonora. Stai alle calcagna delle persone che scegli senza assillarle: la delega e la collaborazione sono il cuore del successo, soprattutto in una materia delicata come la produzione video. I filmati aziendali, lo abbiamo ripetuto parecchie volte, sono un settore particolare nel grande universo delle produzioni video. Non lasciare il tuo business in mano ai dilettanti e non trasformare te stesso in un tuttologo.
Visual storytelling: video aziendali per i core values d’impresa
Storytelling aziendale per brand autorevoli
Dopo questo lungo articolo sulla produzione video, occorre spendere due parole sul settore in cui siamo specializzati: il visual storytelling. Se vuoi saperne di più, ti rimandiamo ad un link del nostro sito principale che spiega in modo esaustivo di cosa si tratta. Comunque, vogliamo lasciarti con una domanda, a cui speriamo vorrai dare risposta. A chi devono piacere i filmati aziendali?
Complicato, eh? Bella domanda, vero? No, non è per niente complicato.
La dura verità dei filmati aziendali
I filmati aziendali non devono piacere a chi li produce (filmmaker o regista) e nemmeno a chi li commissiona (committente o cliente). Devono piacere a chi li guarda, al proprio pubblico target. Questa semplice verità non entra in testa alla maggior parte delle agenzie, chiamiamole ”creative”: per questo i canali Youtube sono pieni di filmati autoreferenziali con poche decine di visualizzazioni.
E tu: vuoi che il tuo video aziendale sia un investimento oppure un semplice costo? Creare filmati dal punto di vista del target è un processo che richiede test accurati e molta attenzione, un lavoro di concezione forte e importante, non alla portata di tutti. Molti video aziendali sono francamente orribili: non tanto per problemi realizzativi o di regia (quelli vanno in secondo piano): il problema sta soprattutto nella concezione superficiale che c’è dietro.
I video aziendali sono un asset strategico per lo sviluppo ma anche un pericoloso strumento di marketing. Non sono rari i casi di intere campagne pubblicitarie ritirate dal mercato perché fuori target oppure perché oggetto di critiche e contestazioni. Per questo non devi lasciare il tuo video aziendale in mano a dei ciarlatani: rischiano di azzerare la credibilità del tuo brand.
Pensaci, la prossima volta che scegli di fare un filmato aziendale oppure di produrre un video per il tuo business.
Conclusioni
A presto, e grazie per aver letto fin qui: noi abbiamo scritto questa pagina, ma tu hai avuto la pazienza di leggerla fino in fondo. Abbiamo cercato di condensare molte nostre esperienze come professionisti del settore video e produttori di filmati aziendali. Speriamo che i nostri consigli ti siano stati utili e ti abbiano aiutato a chiarire dei dubbi. Qui sotto troverai ancora alcune risorse utili: falle tue. Come diceva Socrate: “Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza”.
La produzione di video aziendali on-line
RISORSE UTILI PER VIDEO AZIENDALI
Visual storytelling – Per capire come puoi cambiare i tuoi filmati
Hd-DSLR Academy – Se hai voglia di scoprire il mondo della produzione video. In pubblicazione i corsi 2017/2018
I migliori obiettivi – Uno sguardo tecnico al mondo delle lenti per video digitale
RISORSE UTILI PER LA PRODUZIONE VIDEO
Cinema 5D – Portale di attrezzature e recensioni
4k shooters – Portale di attrezzature e recensioni
Sony – Sito del brand produttore di videocamere e macchine da presa
Canon Cinema – Sito del brand produttore di macchine da presa
Black Magic Design – Sito del brand produttore di macchine da presa e software
I NOSTRI CONTATTI PER I TUOI FILMATI AZIENDALI PROFESSIONALI
Thomas Graziani Visuals è un’azienda che si occupa soltanto di filmati aziendali: siamo specializzati in corporate storytelling ovvero nella creazione di filmati in linea con la mission aziendale dei clienti. Creiamo video per imprese dalla personalità chiara e dalla visione ambiziosa.
Infoline – Tel: +39 3453962425
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